UN AMICO RICORDA PIERO GEMELLI… UN GRANDE MUSICISTA CHE CI HA LASCIATI UN ANNO FA – Antonio Minerba
Tra le varie applicazioni che la rete sociale mette a disposizione Facebook in particolare mi ricorda questa amicizia “virtuale” di 6 anni fa…Piero fa parte di me dal primo momento che ci conoscemmo (tour “Per la bellezza” Ornella Vanoni & Delta V). Mi fermo nell’auditorium di Corso San Gottardo a Milano…non so adesso cosa sia diventato. Con la sua disinvoltura che lo ha sempre contraddistinto mi disse “Che faccia simpatica che hai…Mi chiamo Piero per chi sei venuto qui per i Delta V o per Ornella Vanoni?” Io gli risposi: “Per tutti e due ma sopratutto per Ornella Vanoni…sono un suo fans e sono molto curioso per questo concerto”. “Vedrai ti piacerà” mi disse. “Fatti vedere qui nella hall dopo il concerto che ti farò una sorpresa”. Dopo il concerto ci vedemmo all’uscita dell’auditorium e mi portò con lui dentro il teatro su una scaletta che portava ai camerini. Ci incrociammo con un tizio (che me lo presentò…era Nanni Flore, in quel periodo l’assistente di Ornella) al quale chiese se Ornella era in camerino. Lui rispose di si e che era molto incazzata per come era andato il concerto. Piero gli rispose “con un mio sorriso si tranquillizza”….A me sembrava di essere in un film. Entriamo in camerino e Ornella (effettivamente era molto nervosa) le disse…”Piero dimmi qualcosa se no qui faccio un disastro…nella mia Milano, non ne hanno azzeccato una sti musicisti di m……. hai visto che figuraccia?” Piero la abbracciò e lei scoppiò in una risata indimenticabile. Io ero lì in un angolino non credevo a quello che vedevo. Ad un certo punto lei mi guarda e chiede a Piero: È il tuo nuovo fidanzato? hai tradito Claudio (che riposi in pace anche lui)…sei proprio una troia!” Da quel momento tutte le volte che ci vedevamo per Ornella non ero Antonio ma l’amante segreto di Piero. Tra me e Piero non c’è mai stata nessuna storia d’amore, però Ornella era convinta di si. Tra me e Piero c’è stata un amicizia unica fatta di “generosità”, di scambi di esperienze, di scambi di vita. Quando veniva a trovarmi, mentre io dipingevo lui suonava la chitarra. Mi raccontava di lui, ridevamo come due pazzi. Lui mi chiamava “la Signorina Unicum” (un liquore che a me piaceva molto), lui all’epoca andava matto per il gin tonic. Gin tonic e Unicum non mancavano mai nelle nostre case. Beppe, suo fratello gemello, grande musicista anche lui, si era appena trasferito a Miami. Piero ogni tre mesi (per questioni di permessi) andava a trovarlo fino al punto di avere una possibilità di contratto con la Peer Music. Da quel momento chiuse casa a Sesto San Giovanni e partì definitivamente per Miami. “Milano è troppo grigia per me…se non fosse per il mio amore per la musica sarei già impazzito…ho bisogno di colori, ho bisogno di caldo e non di questo clima “auschwitziano”. Quando partì per me fu molto triste. Continuamente mi diceva di andare a trovarlo. Io all’epoca avevo paura di volare. Fare in aereo Milano-Roma, era per me una tragedia. Arrivavo a Roma cagato sotto. Immaginiamoci Milano-Miami. Presi il toro per le corna e comprai un biglietto per Miami. Era il 2003. Presi tre pastiglie per poter dormire durante tutto il viaggio…non chiusi occhio! Arrivai a Miami ed era li ad aspettarmi. C’era con lui anche Antonio Baglio, il genio del mastering. Due settimane indimenticabili…risate, risate e tante risate. Le portai un disco appena uscito che a me piaceva molto (tuttora lo adoro questo disco) “Indirizzo portoghese” di Patrizia Laquidara. Lo abbiamo consumato sull’autostrada Miami-Fort Lauderdale. “Mielato” era la sua canzone preferita. Quando andavamo nei locali, se qualcuno gli tirava l’attenzione, partiva lui con la disinvoltura e gli cantava il ritornello di questa canzone “Mi hai seminata di baci e seppellita. Poi mi hai profumata di sguardi e rabbonita. Tra le tue dita di seta mi hai tradita. Poi rigirata, raggirata e malamente rammendata”. Chi ha conosciuto Piero può solo visualizzarlo in una situazione come questa. La persona che riceveva questo ritornello rimaneva senza parole e poi…a ridere, ridere, ridere. Si, perchè con Piero il sorriso, l’allegria non è mai mancato…MAI! Adesso sono le nuvole a ridere…ed io sono incazzato!
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