QUEL VAMPIRETTO DI BACCINI – Enrico Nascimbeni
Narra una antica leggenda genovese che Francesco Baccini sia nato in realtà nei Carpazi. Che sia un vampiretto. Della musica. Sceglie accuratamente le sue “vittime”. Stavolta è toccato a Inigo. Mi pare un bel pezzo tra l’altro. Tanti i cantautori con i quali ha collaborato, compreso il sottoscritto. Baccini non si limita, almeno per quanto riguarda me e altri, a un mero sodalizio musicale. Ti si piazza in casa. Con me per più di tre anni. Magna, beve (bevande analcoliche), dorme (poco), fuma (tanto) le sigarette altrui, sta tutto il giorno davanti al pc, esce a cena (non paga mai lui) e poi parla parla parla. Anche quando sta zitto parla. Vampirescamente diventa, a suo parere, il tuo migliore amico, anche perché, e me lo sono chiesto spesso ma la risposta l’ho trovata dopo, lui di amici non ne ha. Strano per un uomo non avere amici. Sono stato un babbione io. A tal punto di aver raggiunto un affetto per lui da non cantare la mia canzone e far cambiare il titolo ad un album già stampato che si chiamava “La notte non dormo mai” e cambiarlo in “Amori disordinati”. Perché? Perché Francesco la canzone scritta da me, parole e musica “La notte non dormo mai” a suo parere sarebbe andata a Sanremo con la sua voce e interpretazione. Non gli è bastato. “Enrico – mi disse – a Sanremo sotto il titolo della canzone compaiono gli autori. Se non compare il mio nome ci faccio una figura di merda…”. E ok. La canzone è diventata di Nascimbeni-Baccini- Nascimbeni (irrisoria la sua percentuale Siae). Baccini a Sanremo non ci andò e il mio brano rimase in un suo album. Una piccola storia ignobile e ne potrei raccontare tante ma mi fermo qua. E tutto quello che ho scritto può essere confermato da parecchie persone. Se qualcuno avesse un dubbio. Potrei citare tanti colleghi che, diciamo, non lo amano, ma mi fermo qua. Parlo di questa canzone solo perché la metterò nel mio nuovo album che uscirà questo inverno. Con Baccini ho scritto tante canzoni. Altre mie le ha volute e gliel’ ho date. Compresa una che avevo scritto in memoria di mia madre Carla. “E’ una notte di neve”.
A differenza sua che appena può dice di me cose che voi umani… Dico che Francesco è un bravo artista. Che si circonda scientemente di bravi artisti. E poi li molla come vecchie amanti che nulla hanno più da dargli. Un vampiretto che tutto sommato non fa male a nessuno. Forse fa male a se stesso. Ma questi sono cazzi suoi. In bocca al lupo per la sua ennesima nuova avventura. E speriamo per lui che sia quella buona.
“Per molti la coscienza inizia lì dove finisce il vantaggio” (Negus Ailè Selassè)
Nella foto di copertina di Fabio Nova, Enrico Nascimbeni e Fracesco Baccini
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