CHE ORRORE DIVENTARE SIMILI AI PERSECUTORI – di Marinella Rossi
Chissà, ci sarà qualcuno, ci sono sempre i giustificazionisti, che dirà ancora – proprio come accadde su un muro di quelli radical orientati forchetta e coltello e la sinistra è qui e a tavola si sta così. Uno di quelli che mi riprese quanto parlai di massacro dei palestinesi. No, non è un massacro – puntualizzò il non ricordo chi sciorinando persino dei numeri – sono solo alcuni morti. Alcuni. Oh, cari amici di ogni razza, fede, e propensione. Imparate a usare le parole facendo lo sforzo di farle aderire, il più possibile, alla realtà. Ciò che sta accadendo, ancora e ancora e ancora da anni, è il massacro del nemico fatto perlopiù travestire da terrorista. Che orrore diventare simili, troppi simili ai persecutori. E che brutalità volgare dimenticare cosa significhi essere vittime.
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