“NEL CASO CONTE, CIÒ CHE FERISCE È LA MANCANZA D’INDIGNAZIONE. ” – di Leonardo Coen

Nel caso Conte, ciò che ferisce è la mancanza d’indignazione. E di obiettività. Chi ha votato grillini e leghisti è come quei poveracci che finiscono prede delle sette. Gli hanno lavato il cervello. O meglio, quel poco che ne avevano. È una situazione pericolosa. Dobbiamo ringraziare Renzi e la sua cricca, nonché B e chi continua a blandirlo. Gli sfascisti al governo compiacciono chi dalla vita non ha avuto granché. La dissipazione è in fondo una sorta di vendetta. Parlano di onestà ma si guardano bene dal praticarla. Parlano di “eccellenze” ma poi offrono un campionario di indecenze. Sono rozzi e presuntuosi. O ingenui, il che in politica è anche peggio, riflette le tendenze giustizialiste provenienti dal “basso”, il che non vuol dire sia giustizia…la demagogia di fondo non è mimetizzata, è diventata l’arma di distruzione di massa. E di cassa.

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