LA POLITICA E’ L’ARTE DEL COMPROMESSO. PERCHE’ LEGA E 5STELLE SI TIRANO INDIETRO? – di Nicola Forcignanò
A me qualcosa non torna. Luigi di Maio, un modesto passato politico, si ritrova ad essere il capo politico del partito che il 4 marzo ha preso il maggior numero di voti alle elezioni politiche italiane. Certo, non ha vinto perché non ha la maggioranza per governare. Ma vuole governare. Tant’è che per due mesi cerca di venire a patti con chiunque pur di poterlo fare. Incredibilmente riesce a trovare dei punti in comune con la Lega. Insieme fanno un “contratto” per dare vita – dicono – alla Terza Repubblica. Presentano al Capo dello Stato un professore, sconosciuto anche ai condomini, che potrebbe interpretare il ruolo di Presidente del Consiglio. Mattarella dà il suo lasciapassare a questo variopinto governo giallo-verde. Ma dice: attenzione, Paolo Savona rappresenta un pericolo per i nostri alleati europei. Niente. Il professor Conte si presenta al Colle con la lista dei ministri, nella casella dell’economia c’è Savona. Mattarella tira il freno a mano e manda tutti a casa.
Mi chiedo: vale così tanto il nome del professor Savona per giustificare la sconfitta politica di Di Maio e Salvini?
La politica è l’arte del compromesso. Perché Lega e 5Stelle si tirano indietro? Volevano dare vita alla Terza Repubblica, avevano parlato addirittura di rivoluzione. Non c’è logica, per un bravo professore di 82anni, incompatibile per Mattarella – che accetta Conte e tutti gli altri ministri -, si butta alle ortiche la Terza Repubblica e pure la rivoluzione? Le idee, s’è sempre detto, sono più forti degli uomini.
Io che Salvini e Di Maio ne abbiano voluto fare una questione di principio non ci credo. Delle due l’una: ritengono che la battaglia contro Mattarella sia la migliore campagna elettorale che si potesse immaginare, per il prossimo appuntamento alle urne;
Paolo Savona è stato solo il pretesto, si sono fermati a un passo dal successo, consci di non potere entrambi mantenere le folli promesse elettorali, Reddito di cittadinanza e Flat tax, per le quali non c’è e non ci sarà a breve nessuna copertura economica.
Ma la verità, forse, non la sapremo mai.
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