I FRATELLI ROSSELLI – di Stefano Pazzaglia

Il nove giugno millenovecentotrentasette vennero assassinati in Francia a Bagnoles-de-l’Orne i fratelli antifascisti Carlo e Nello Rosselli. Nello ottenne il passaporto nel maggio dello stesso anno. Attraverso lui arrivarono al fratello Carlo. Gli assassini una squadra di “cagoulards”, miliziani della “Cagoule” formazione eversiva di destra francese. Mandanti il ministro degli esteri Galeazzo Ciano ovviamente con l’assenso di Mussolini. Carlo nel millenovecentotrenta scrisse, in esilio, “socialismo liberale” che venne pubblicato in Francia. Un testo ancora moderno, lucido, di un intellettuale libero. Una analisi critica del marxismo che cerca di coniugare liberalismo e socialismo. Allievo di Salvemini tentò la fusione tra la tradizione liberale e quella socialista. Togliatti censuro il suo testo con sufficienza e Benedetto Croce lo definì un ircocervo. Fu Fondatore del foglio clandestino “non mollare” e del movimento politico “giustizia e libertà”. Pietro Calamandrei scrisse il suo epitafio: «GIUSTIZIA E LIBERTÀ�PER QUESTO MORIRONO�PER QUESTO VIVONO» Credo sia il tempo di ricordare con forza e passione.

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