LA STORIA LA DOBBIAMO FARE NOI – di Giovanna Mulas
Attraverso i libri di storia e certe favole rivisitate si apprende, già durante l’infanzia, che esiste una sola verità; ed è quella tramandata a tutti noi, ma dal più forte. Il modus operandi è sempre lo stesso: coprire, cancellare, esaltare, riscrivere. Eppure è risaputo: quanti conoscono quella sola ‘verità’ della stessa si saziano e sulla stessa si adagiano,
non ne cercano altra perché non sanno, o non vogliono sapere, che possono cercarne. Ed è qui che vige il vero interesse politico di un governo deviato: mantenere nella massa l’ignoranza, il distogliere l’attenzione dalla dura realtà (quella che provocherebbe una guerra civile) tramite ciò che in gergo giornalistico viene detto ‘rumore’, e non importa quale, se la partita del mondiale o l’ultimo tradimento del vip.
E’ stato soltanto durante i miei primi viaggi in Latinoamerica (almeno una decina di anni fa), mia seconda patria, che ho cominciato a rendermi conto -non senza dolore- della grande bolla di sapone nella quale vive l’Europa, l’Italia. Una bolla di bugia talmente grande e ben costruita nel tempo, che per i poveri profughi che arrivano siamo noi, noi italiani si, a rappresentare quella ricca America alla quale, un tempo, anelavano i nostri nonni con valigia di cartone, quelli allontanati dai negozi statunitensi ché (cito i documenti del tempo) “…Bassi di statura e puzzolenti, ladri, impegnati nell’ozio, sempre pronti a violentare le nostre donne”.
In effetti penso che l’ostacolo più grande, in una ricerca della Verità, è la paura che può cogliere l’uomo alla soglia, prima di varcare un confine; il terrore per ciò che non si conosce e che non si saprebbe come affrontare. Oh, amici miei…Se il Lettore sapesse dell’autentica perversione di alcune testate giornalistiche nel manipolare la notizia, di quante bugie ed apparenza siamo stati concimati nel corso degli anni, se sapesse che in politica nulla, nulla accade per caso; forse avrebbe timore anche della propria ombra e, soprattutto, comincerebbe a comprendere che quella felicità -inesistente, per l’umana natura- promessa attraverso l’acquisto di un telefono cellulare o un profumo di marca è l’unica cosa che lo separa dalla follia pura, il domandarsi un costante ‘perché’ delle cose, perché qui ed Ora, perché noi, e non loro.
Video dei bambini separati dai genitori al confine tra Messico e USA. Chi dice che non ama vedere la barbarie, chi assiste morboso, chi dice, ridendo, che non sono fatti suoi, chi maledice Trump pure ‘dimenticando’ ciò che accade nel Mediterraneo e da anni, sulla pelle dei profughi. Comunque è l’orrore che ci tocca tutti, la realtà che, gridando, esce dal pozzo. Oggi più che mai, in questo periodo di profondo oscurantismo mediatico, di fascismo giustificato nonostante ovviamente anticostituzionale, è importante (necessario!) che tutti, tutti davvero conoscano ciò che accade e l’Oltre di cui è capace soltanto l’uomo nei confronti di altri uomini o meglio, l’abuso costante del potere politico verso i più deboli. Realtà, sappiamo, sovente censurata, arricchita in pizzi. È la guerra del sempre amici miei, ed è indubbiamente forte, voglio sottolinearlo ancora una volta, la responsabilità, l’unità delle menti pensanti, al fine di sensibilizzare costantemente l’opinione pubblica. A volte lo schiaffo è necessario, per un risveglio: nella vita prima o poi arriva il momento di una scelta,
siamo chiamati dalla Storia a non stare nel mezzo.
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