CERTI “SPIGOLI DI DESTRA” PREFERISCO EVITARLI… – di Pat Vetti Nascimbeni
Il clima di questi “giorni politici” mi ha dato l’opportunità di leggere quanti “amici “(insospettabili) siano di destra. Di quella dura. Estrema. Di quella incrostata tra il perbenismo, la razza, il censimento e le classificazioni degli intellettuali (con o senza scorta …) E vabbè, direte voi, che vuoi che sia? Del resto, nella società liquida essere di destra, di sinistra, di centro non cambia la sostanza. Ennó, rispondo io. Cambia eccome! Almeno per me che confesso – in prime nozze – ho sposato (a mia insaputa) un fascista rautiano convinto, cambia. Eccome se cambia. (In peggio, ça va sans dire) Ma, a proposito degli intellettuali (visti da destra) … ho spesso percepito che, questa parte politica, abbia qualcosa di molto affine ad un senso di inferiorità intellettuale. Viceversa continuo a non mi spiegarmi perché si siano auto-accreditati filosofi come Evola e Nietzsche (per citarne due a caso …). Sarà mica (ancora) per l’acclarata bufala della “tradizione”? Forse sono solo prevenuta. Però una cosa voglio dirla a scanso di equivoci: le persone fasciste e catto- fasciste non mi piacciono. Lo so. Lo so, sono superficiale qualunquista, banale ma, perdonatemi, certi “spigoli di destra” preferisco evitarli… (Ps. Nel frattempo mi trovate alla fermata del tram in attesa – spero non perenne – di una sinistra che inizi a fare l’opposizione. Quella vera !!!).
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