“CHE GIORNO E’ CHE ANNO E’?” – di Enrico Nascimbeni

Guardo le foto. I video. Quei tre bambini portati a riva gonfi d’acqua. Pesci che non sapevano nuotare. Pesci che non conoscevano il mare. Rimani senza parole. Ti incazzi. Dentro di te sale la nausea. Ma che vita è? Ma che morte è? Ma che razza di mondo è? Ma che razza di paese siamo diventati? Sui social c’erano addirittura complottisti che sbraitavano che fossero false immagini. Immagini di propaganda. Propaganda di cosa? Della morte?

Non conosco il nome di quei bambini. Mi da dolore anche questo. Non avevano più di un anno e mezzo. Chi li ha annegati veramente? La risposta è tutti noi. Tutti. Nessuno escluso.

“Che anno è che giorno è?” È il 30 giugno 2018.  Di una estate che chi ha un cuore non scorderà. E non per il sole e il cielo azzurro. Tre piccoli polmoni pieni di acqua salata. Altri cento esseri umani dispersi nel Mediterraneo. Difficile fuggire la retorica. Difficile per certi avvenimenti. Difficile sentirsi ancora un uomo.