I TALEBANNATORI – di Enrico Nascimbeni

I “talebannatori” non sono solo i fascisti, i leghisti, i sessisti, gli omofobi, i deficienti cronici, gli ignoranti seriali e figli di buona donna. Non sono solo loro quelli che mi hanno segnalato per un posto contro la violenza indicandolo come post violento.

Non sono solo loro quelli che hanno indotto in massa Facebook a bloccarmi l’account per 30 giorni con l’odiosa accusa di istigazione alla violenza e all’odio razziale E no cazzo. È come dare dell’interista a un milanista malato quale sono. Che poi l’account sia stato sbloccato con tante scuse da Facebook grazie anche e soprattutto all’incredibile solidarietà dei Sentinelli di Milano è un meraviglioso. E sui Sentinelli e loro amici che in mio sostegno hanno inviato una moltitudine di mail di protesta a Fb tornerò in un altro articolo.

Dicevo i “talebannatori” – segnalatori – ho scoperto che non sono solo i soliti ignobili. Sono anche scrittori, scrittrici e artisti vari. Artististucoli direi. Come l’ho scoperto non sono tenuto a spiegarlo. Ma, citando Pasolini: “Io so”.

E che dire di questi “colleghi”? Siete dei miserabili. Basta. Per definirvi e focalizzarvi mi faccio aiutare dal mio amico e collega Roberto (Vecchioni). Non faccio i vostri nomi solo perché ho pietà di voi. “Sapevatelo” e ringraziatemi.

 

Che dire di voi

ora che il tempo non ha più carezze

che dire di voi

ora che avete perso tutte le scommesse

che dirne oramai

che non siete più vicini né lontani

e girate qua e là

come un’attrice persa sulla scena

Di voi

si parla e non si pensa più

Di voi

si guarda e non si vede più

Di voi

si vince e non si gioca mai

Di voi

si dorme e non si sogna mai.

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