CHIEDERE L’ARRESTO DI CHI CHIEDE LA CARITA’ E’ VERAMENTE UN GESTO DA “PEZZENTI” – di Emilio Mola
Con incrollabile ed eroica fiducia nella propria eroica e stoica missione, il Sottosegretario della Lega Nicola Molteni ha presentato un disegno di legge contro un’altra delle piaghe italiane che affliggono storicamente il nostro Paese, causa di disoccupazione, crisi economica, pensioni basse, peste bubbonica e invasioni di cavallette: l’accattonaggio.
Dopo aver spezzato le reni ai morti di fame in barca, la Lega, con coraggio e sprezzo del pericolo mostra l’indomito petto e i muscoli tonici al petulante straccione, scatenandogli contro le orgogliose forze dell’ordine che, terminata con intrepido valore la epica missione estiva contro i venditori ambulanti di salvagente sulle spiagge, potranno ora lanciarsi col cuore gonfio d’orgoglio nella nuova missione.
Il disegno di legge di cui sopra, prevede un anno di carcere e multe fino a 10mila euro per chiunque, con straniera ed europea insistenza, vi apostrofi con: “Capo! Oh capo! 50 centesimi? Capo il caffè capo. Me capo, 50 centesimi”.
L’accattone nemico del popolo italiano potrebbe pure osar dire: “Capo, ma se c’avevo 10mila euro per una multa secondo te stavo in mezzo alla strada a chiedere l’elemosina?”.
Ma non importa. La logica è retaggio antico delle smidollate plutocrazie europee. Qui si fa la storia. E si obbedisce.
Quindi si colmino i tribunali di frotte di fascicoli, testimonianze, magistrati, avvocati e accattoni chiamati a dimostrare davanti al giudice che la loro questua non era molesta (infatti l’accattonaggio di per sé, secondo quanto già stabilito dalla Cassazione, non può essere considerato reato). Il tutto per arrivare a sanzioni che non saranno mai pagate. E si impegnino in tutta Italia migliaia di agenti chiamati a beccare con le mani protese gli accattoni denunciati dall’italiano molestato.
Qui ormai non si scherza più. Qui ormai si mostrano i muscoli. Sempre e solo con i deboli. Ma si mostrano.
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