POVERA PATRIA – di Virginia Fustemberg
(Franco Battiato – Povera patria)
Siamo nel paese dove le autocisterne cariche di gas esplodente viaggiano in mezzo alle automobili, ma un gasdotto no, non si fa, no no no! Dove andare in alta velocità a Lione è indispensabile, però sulla tratta Roma Firenze si guasta una centrale elettrica e i treni alta velocità ci mettono sei ore invece che meno di due, perché non sia mai che si possa duplicare l’alimentazione, siamo il paese dove deve crollare un ponte, per accorgersi che praticamente tutti i ponti non hanno manutenzione, però la cosa importante e “o’ famo o nun o’ famo, ‘o stadio d’a Roma?“, siamo il paese che insulta la Germania perché so’ tutti fiji de ‘na Merkel, però quando i tedeschi non si prendono più la nostra immondizia, allora ne rimaniamo sepolti, perché i termovalorizzatori so’ brutti e puzzeno.
Siamo il paese dove il risparmio si fa chiudendo ospedali “perché non sono convenienti”, non manutenendo le scuole, non tappando le buche (che nei paesi normali non si tappano le buche, si rifanno le strade), non pagando carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco, che non hanno manco i soldi per mettere benzina e riparare i mezzi, non si assumono i professori. Però il problema sono i 35 euro al giorno che costa mantenere un profugo, soldi che – peraltro – ci dà l’Europa, ma l’Europa è brutta e cattiva. E basta.
Siamo un paese dove la cultura è un bene di lusso, dove non si rinuncia neanche a un pollice del televisore al plasma, ma i libri non servono, la storia è un’opinione e qualcuno continua a dire che un regime che ci ha portato alla guerra, milioni di morti e le leggi razziali “ha fatto anche qualcosa di buono” e in fondo la guerra l’hanno voluta la Francia e l’Inghilterra, e noi mica siamo andati a invadere la Grecia e l’Albania!!
Siamo uno strano paese, sarebbe anche un bellissimo paese, il più bello del mondo. Peccato che ci vivono gli italiani.
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