MEINA: IL PRIMO STERMINIO DI EBREI IN ITALIA – di Roberto Cenati

La strage di Meina, avvenuta tra il 22 e il 23 settembre del 1943, di cui ricorre quest’anno il 75° anniversario, fu il primo sterminio nazifascista di ebrei in territorio italiano: 16 uomini e donne, vecchi e bambini arrestati e rinchiusi in un albergo, quindi ferocemente uccisi e gettati nel lago Maggiore. Unicamente perché ebrei, per la sola colpa di essere nati. Dopo l’8 settembre 1943 alla privazione dei diritti, prevista dalle famigerate leggi antiebraiche del 1938 emanate dal regime fascista, si passò per gli ebrei, alla privazione della vita. Vittima della strage di Meina fu una piccola colonia di ebrei greci fuggiti da Salonicco e rifugiati sulle sponde del lago. Ma malauguratamente incappati nella Leibstandarte Adolf Hitler, la divisione SS scesa in Italia all’indomani dell’8 settembre. Furono cinquantasei gli ebrei che, tra il 15 settembre e l’11 ottobre 1943, vennero trucidati dalle SS nella zona del Verbano. Tra di esse due studentesse del Liceo Parini di Milano: Luzzatto Maria Grazia e Luzzatto Silvia, con i loro genitori.

 

Lascia una recensione

Lasciaci il tuo parere!

Notificami
avatar
wpDiscuz