MAURO ROSTAGNO: 30 ANNI LA MAFIA UCCIDEVA UN AMICO CHE NON HO MAI CONOSCIUTO – di Enrico Nascimbeni

Il 26 settembre 1988, a Valderice, in Sicilia, la mafia uccide il sociologo e giornalista Mauro Rostagno. Aveva 46 anni.

Mauro tra le tante cose che nella sua vita ha fatto ha fondato la comunità socioterapeutica di recupero Saman.  Per la quale adesso lavoro. L’aveva fondata in periodo storico, l’inizio degli anni Ottanta, nel quale un eroinomane era considerato alla stregua di cane rognoso. Lui e altri hanno aperto le braccia “a chi diceva ha sete e ho fame”. Contemporaneamente combatteva la mafia dagli studi di Radio Tele Cine. E questo gli è costato la vita.

Mi spiace non aver conosciuto questo visionario che vestiva sempre di bianco. Con quella sua faccia sempre “un po’ così” tra l’ironico e il dissacratorio. Mi spiace non averlo potuto abbracciare. Parlare con lui. Farmi prendere per il culo da lui. Non aver potuto lottare con lui contro le ingiustizie.

Mi spiace non essermi contraddetto con lui. Non aver sbagliato con lui. Perché conoscendo lui avrei conosciuto un eroe non convenzionale.

È il trentennale della morte di Mauro. E scusa Mauro se ti chiamo Mauro e ti do del tu. Il fatto è che la tua presenza è così forte che mi sembra di avere tra un’ora un appuntamento con te al bar. E parlare di tutto e di niente. Come fanno gli amici. In quei giorni che sei triste ma bastano il viso e le parole del tuo amico Mauro per strapparti un sorriso. Per strapparti al male di vivere.

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