“CARO SALVINI COL C@ZZO CHE BUTTIAMO I NOSTRI SOLDI IN UN DEBITO PUBBLICO CARTA STRACCIA.” – di Stefania Capurso

Leggevo un post di Enrico Nascimbeni, riportava un’intervista a Salvini sullo spread. Secondo il Salvino, se le cose si dovessero mettere male gli italiani sarebbero pronti a fare la loro parte. E come? Ma con il risparmio privato perché gli italiani sono gran risparmiatori e invece di investire i picciuli in titoli esteri comincerebbero ad investire nel debito italiano. Cioè, lui ci indebita e noi ci dobbiamo ricomprare il nostro debito. Un po’ come se uno mi ruba la bicicletta e poi mi dice “se mi dai 100€ te la restituisco”.
Mi ha fatto pensare a Cuba, all’inizio degli anni 90 dopo la caduta del blocco sovietico; un giorno Fidel fa un bel discorso alla nazione: “l’URSS non c’è più, non abbiamo un soldo, c’è il bloqueo (embargo NDA) e da domani tutti faremo sacrifici” , ecco che cominciò il *periodo especiàl, e soprattutto la fame. Mi racconta il mio caro che capitava di andare avanti ad acqua e zucchero per giorni…
Passò anche quel momento, non senza conseguenze per chi conosce la storia cubana.
Anche Di Maio mi ha fatto pensare a Cuba con il suo discorso sulle spese immorali, li si fa ancora la spesa con la *libreta, che è come la tessera annonaria del fascismo, tutto razionato e si compra quello che stabilisce il governo, ovvero quello che c’è.
Ma noi non siamo cubani, non siamo così patrioti come vogliono far credere il gatto e la volpe, a noi i sacrifici non ci piacciono, siamo figli del capitale e di tr0ia.
Col c@zzo che buttiamo i nostri soldi in un debito pubblico carta straccia, col c@zzo che andiamo a fare la fila per una michetta e un quarto di gallina vecchia.

 

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