MINISTRO SALVINI SONO STRANIERA E MI SENTO TRADITA DA LEI CHE DICEVA DI ESSERE NOSTRO AMICO – di Elizabeth Arquinigo Pardo

Signor ministro, io rappresento il suo perfetto ‘prototipo’ di immigrata. Sono residente nel Bel Paese da oltre 18 anni, mi sono laureata, come può notare faccio un uso corretto sia scritto che parlato dell’italiano e sono un’onesta contribuente. Ho iniziato a lavorare stabilmente, con contratti regolari sia da dipendente che da partita Iva, subito dopo l’università. La cittadinanza non solo me la sono conquistata, come coronamento di un percorso di integrazione. Me la sono anche sudata e guadagnata. Ho presentato domanda con i miei redditi, infatti. Ecco signor ministro, io, una cittadina perfettamente regolare, rischio ora di non avercela mai questa cittadinanza.

Sono nata a Lima e mi sono trasferita qui quando avevo dieci anni. Scrivo perché mi sento tradita dalla nazione in cui vivo e della quale faccio parte integrante.

 

 

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