FALSI ACCOUNT PER INFANGARE LE PAGINE ANTIFASCISTE – di Maurizio Merlotti
Attraverso i social passa buona parte della propaganda politica. Soprattutto la destra giallo verde al governo del paese alimenta il suo consenso attraverso una serie di pagine a carattere populista e dichiaratamente neo fasciste che soffiano sul fuoco del populismo, soprattutto quello a carattere razzista. Ma non basta mai, perché la rete offre gli stessi mezzi a coloro che li contrastano. Per questo sono stati inventati i cosiddetti “troll”, cioè utenti di una comunità virtuale, solitamente anonimo, che intralciano il normale svolgimento di una discussione inviando messaggi provocatori, irritanti o fuori tema. Le tecniche di disturbo sono diverse: scrivono commenti blasfemi e insultanti per provocare ondate di segnalazioni al gestore per far bloccare la pagina “nemica” perché incapace di moderare e sono organizzati con pacchetti di profili fake pronti a segnalare prontamente; postano ossessivamente lo stesso commento insultante sotto tutti i post di una pagina così da disturbare la discussione che inevitabilmente si sposta sugli insulti tralasciando il contenuto del post e infine ci sono i provocatori “mascherati”, cioè pagine con nomi falsi, ma credibili, apparentemente antifascisti dove però si leggono dichiarazioni deliranti e minacciose che poi verranno usate e diffuse ad arte per creare cattiva reputazione su tutti gli oppositori del governo. Spesso queste pagine vengono usate per accendere ”flame”, cioè risse virtuali nelle pagine antifasciste: commentano usando un linguaggio violento, minaccioso o altamente offensivo nei confronti dei componenti del governo scatenando vere e proprie risse virtuali tra i follower di una pagina. Cosa fare? Gli admin delle pagine antifasciste devono tenere molto ben monitorata la pagina non esitando a segnalare a Facebook comportamenti anomali e contestualmente a bloccare i profili troll. I follower possono collaborare non entrando in discussione o peggio ancora in rissa con questi profili falsi, ignorando le loro farneticazioni o insulti e segnalandoli prontamente.
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