GLI INSULTI ALLA COOPERANTE FRUTTO DI VITE VUOTE E PAURA DI CHI VIVE LA VITA – di Marco Arturi

La differenza tra Silvia Romano e quelli che in queste ore danno spolvero alla loro pochezza umana augurandole lo stupro o scrivendo che avrebbe potuto restarsene a casa sta tutta nei tempi morti.
Perché questa gente in realtà invidia a Silvia la capacità di riempire la propria vita facendo cose con e per gli altri.
Quando pensi solo a te stesso e ti lasci ingabbiare dalle paure la tua vita è piena di tempi morti, di attimi giorni mesi e perfino anni insignificanti. La rabbia cieca di questa gente nasce dalla noia, dall’apatia e dalla paura. Queste persone hanno paura: del padrone, della povertà, del diverso, della vita, di tutto, del nulla, quindi in definitiva di loro stessi. E la paura è una faccenda potente, come sanno bene i fascisti al governo.
La frustrazione che spinge molti a scrivere certe cose su un social – ma anche su una pagina di giornale – è quella di chi non è riuscito a dare alla propria esistenza un senso che andasse oltre al produrre, consumare e crepare. Nel mezzo, solo tempi morti. Per questo i loro commenti non mi stupiscono.
Io non conosco Silvia Romano e non ho nessuna intenzione di beatificarla. Spero solo che venga liberata presto – anche pagando milioni di euro se necessario – e che torni a casa.
Perché laggiù c’è bisogno di persone come lei, ma qui forse servirebbe ancora di più. Abbiamo bisogno di passione, di coraggio, perfino di incoscienza: i tempi morti di troppe vite stanno trasformando questo paese in un posto che somiglia per filo e per segno all’inferno. Del resto, basta alzarsi e uscire una mattina alle sette per capire che abbiamo sbagliato tutto (cit.).
#freesilvia #silvialibera

Lascia una recensione

Lasciaci il tuo parere!

Notificami
avatar
wpDiscuz