L’INFELICE ARTICOLO DI MASSIMO GRAMELLINI SULLA COOPERANTE – di Enrico Nascimbeni

Tre gli errori del collega Gramellini sul suo pezzo di oggi sulla cooperante rapita. Il primo tutto sommato e paradossalmente volge a suo favore. Cioè che gli italiani più di tre o quattro righe di un articolo non ce la fanno a leggerle e quindi del pezzo non ne hanno una visione globale ma parzialmente parziale. (a volte si limitano al titolo e sto parlando della maggioranza degli italici). Secondo errore di Massimo un eccesso di sicurezza (spocchia) della serie ipse dixit. Stavolta ha detto alcune cavolate parecchio tristi e indegne di un giornale come il Corriere della Sera (sono un sentimentale penso sempre ai tempi quando il più pirla che ci scriveva era mio padre e alcuni dei meno pirla erano chessò Pasolini, Buzzati e Montale. Sono un nostalgico lo ammetto).

Terzo errore cita a cazzo Paolo Conte e la sua Boogie. “Erano tempi adulti si sbagliava da professionisti”, caro Massimo, non significa che quando si è adulti si fanno meno errori di quando si è giovani Conte parla dei giovani di un tempo che fu nel suo bellissimo brano. Non degli adulti.

Quindi caro Massimo non solo sei stato pessimo usando frasi da parrocchia o peggio da democristiano che per accontentare tutti scontenti tutti, ma sei pure ignorante su quanto riguarda il testo di Conte. Capita. A tutti. Pure a te. Amen

 

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