“BERTOLUCCI STUPRATORE” SUI SOCIAL SI COMPIE IL PUTRIDO RITO DELL’IGNORANZA DI SINISTRA E DI DESTRA – di Enrico Nascimbeni
Leggendo il vomito social sul cadavere caldo di Bernardo Bertolucci mi astengo dal pensare cosa direbbero i cecchini della tastiera ad esempio di Pier Paolo Pasolini, che tra l’altro prese Bertolucci come aiuto regista per Accattone. Fu quindi Pasolini che lo fece debuttare alla regia.
L’ultimo tango della cultura è stato suonato e ballato nel Novecento ed ora quasi tace. È muto e attonito. Ferito e vilipeso. Da milioni di mediocri che detengono l’ingiusto potere della parola. La parola non è per tutti. Come l’arte. E la parola è un’arte. Come fare il pane o costruire una casa. Se non usi (e non hai) gli strumenti giusti o crolla tutto o scrivi una banale e mortalmente mediocre puttanata.
“Parola, amore mio, chi t’ha ferita a morte?”
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